Per le qualifiche professionali conseguite all’interno dell’Unione Europea, la Dichiarazione di valore (DOV) da sola non è sufficiente per ottenere il riconoscimento in Italia. Invece, è necessario ottenere un certificato professionale, spesso denominato “Certificato di Conformità”, rilasciato dall’autorità competente nel paese in cui la qualifica è stata conseguita. Ciò è dovuto ai requisiti specifici delineati dalla legislazione dell’UE, in particolare la Direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali.
La Direttiva 2005/36/CE stabilisce un quadro per il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali tra gli Stati membri dell’UE, con l’obiettivo di facilitare la libera circolazione dei professionisti all’interno dell’Unione. Tuttavia, tale riconoscimento è soggetto a determinate condizioni e standard regolamentati a livello comunitario. La direttiva stabilisce che le qualifiche professionali devono soddisfare specifici criteri educativi e professionali per essere riconosciute in un altro Stato membro, come l’Italia.
In Italia, la Direttiva 2005/36/CE è stata recepita nella legislazione nazionale con il Decreto Legislativo n. 206 del 9 novembre 2007. Tale decreto attua le disposizioni della direttiva dell’UE, stabilendo le condizioni per il riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite in altri Stati membri dell’Unione Europea.
Il Decreto Legislativo n. 206/2007 definisce le procedure, i requisiti e le autorità competenti responsabili del processo di riconoscimento, garantendo così la conformità ai principi della direttiva e facilitando la libera circolazione dei professionisti all’interno dell’UE. Specifica i criteri per il riconoscimento delle professioni regolamentate e non regolamentate e descrive i passaggi necessari per ottenere il riconoscimento delle qualifiche in Italia.
Il Certificato di Conformità è un documento rilasciato dall’autorità competente del paese in cui è stata conseguita la qualifica. Questo certificato conferma che la qualifica professionale in questione soddisfa gli standard e i requisiti stabiliti dalla normativa dell’UE e rispetta le regolamentazioni che governano quella professione nel paese emittente. Il Certificato di Conformità garantisce che la qualifica professionale rispetti le condizioni minime di formazione stabilite dall’UE, necessarie per il riconoscimento in un altro Stato membro.
La Dichiarazione di valore, invece, fornisce informazioni generali sul valore della qualifica educativa, la sua autenticità e il livello all’interno del sistema educativo del paese di origine. Sebbene sia essenziale per stabilire la validità di base di una qualifica estera, non fornisce le garanzie specifiche richieste dalla normativa dell’UE per il riconoscimento delle qualifiche professionali. La DOV non verifica se la qualifica professionale soddisfi gli standard armonizzati e i requisiti normativi previsti dalla Direttiva. Pertanto, il Certificato di Conformità è necessario per certificare che la qualifica sia conforme agli standard professionali a livello UE, assicurando che il titolare possieda l’educazione, la formazione e le competenze necessarie per esercitare la professione in Italia o in un altro Stato membro dell’UE.
In pratica, le autorità italiane, come gli ordini professionali o gli enti regolatori, richiedono il Certificato di Conformità per assicurarsi che una qualifica professionale conseguita in un altro paese dell’UE soddisfi i requisiti specifici per esercitare quella professione in Italia. Il Certificato di Conformità offre un livello di garanzia riguardo al contenuto, all’ambito e alla qualità della qualifica che la DOV da sola non è in grado di fornire.
In conclusione, sebbene la Dichiarazione di valore rimanga un documento utile per il riconoscimento delle qualifiche accademiche o per valutazioni preliminari, non soddisfa i requisiti legali per il riconoscimento professionale nell’UE. Il Certificato di Conformità è obbligatorio per garantire la conformità agli standard dell’UE, consentendo così ai professionisti di esercitare la propria professione in Italia o in qualsiasi altro Stato membro secondo le condizioni stabilite dalla normativa comunitaria.